ETA’ SENILE
L’invecchiamento vede concentrarsi, generalmente, il maggior numero di problematiche di salute dell’intero ciclo della vita, accompagnate da una graduale riduzione delle capacità cognitive e funzionali o da disabilità che compromettono le attività di vita quotidiana. Ha poi un peso significativo la conseguente esclusione sociale, la solitudine, il carico di sofferenza fisica e psichica, le separazioni legate alla scomparsa dei propri cari: fattori questi che favoriscono l’acuirsi di una serie di ferite psicologiche e condizioni patologiche spesso difficili da affrontare. Molti eventi che caratterizzano la vecchiaia possono alterare la qualità di vita e generare malessere, stato di sofferenza e mancanza di senso del vivere.
Laddove l’anziano è ospedalizzato è potenzialmente in grado di beneficiare di una relazione di aiuto offerta dalle strutture sociosanitarie ospitanti, se ancora autonomo, invece, e inserito nel suo contesto abitativo e familiare può essere accompagnato e sostenuto attraverso percorsi di aiuto esterni che possano rinforzare gli aspetti motivazionali, mettere in luce le sue attese e aiutarlo a sanare ferite nuove o antiche che compromettono la sua serenità o che appesantiscono le sue relazioni.
Stabilire una buona alleanza terapeutica collaborativa, definendo obiettivi nel qui e ora, può aiutare la persona anziana a riprendere attività piacevoli che erano state abbandonate, incoraggiare una possibile ripresa delle sue relazioni interpersonali, incentivare la comunicazione delle sue emozioni e dei suoi desideri. Può essere d’aiuto fissare con la persona obiettivi concreti e facilmente sperimentabili per esempio tesi alla riduzione del suo malessere e dei rispettivi sintomi o volti, invece, alla riduzione dei conflitti all’interno del contesto familiare o relazionale, o ancora, obiettivi riguardanti il superamento di problematiche interne, come il superamento di un lutto, di una perdita o della paura della morte. E’ decisamente importante rendere consapevole l’anziano della possibilità di invecchiare in modo attivo, attraverso un lavoro cosciente e condiviso che l’aiuti a vedere in modo unitario il proprio passato, integrando i ricordi e contribuendo alla ricostruzione della sua storia di vita perché possa essere guardata con benevolenza e pacificazione. Ultimo ma non meno importante, come un buon compagno di viaggio, chi offre all’anziano una relazione di aiuto, può porsi l’obiettivo di fornirgli la possibilità di dare un senso alla propria esistenza ed alla sofferenza che prova.
I NOSTRI SERVIZI PER LA SENILITA’
I nostri percorsi di aiuto rivolti agli anziani sono indirizzati a persone che, pur con problemi di salute, sono ancora autosufficienti e non ospedalizzati e possono recarsi al nostro centro o in autonomia o accompagnati. Poniamo al centro la persona, con la sua storia non solo clinica e medica, ma psicologica, relazionale e sociale. A tale proposito l’approccio multidimensionale del nostro team permette di avviare, dove necessario, un percorso integrato in cui interagiscono lo psicologo con il pedagogista o il counselor.
I nostri interventi sono centrati sulla valorizzazione delle risorse che spesso non mancano in questa fase della vita ancora potenzialmente ricca per l’individuo e per il suo contesto familiare e sociale.
I nostri percorsi sono orientati ad offrire un aiuto a gestire le molteplici situazioni dolorose e ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti e delle perdite subite dalla persona anziana, come:
- la situazione di vedovanza: attraverso un percorso di elaborazione del lutto
- la perdita di motivazione o di aspettative del vivere: attraverso un percorso mirato a far emergere le potenzialità residue per ristrutturare il progetto di vita della persona.
- la gestione delle numerose perdite .attraverso un percorso volto ad accompagnare e supportare l’adattamento alle perdite che si concretizza nella creazione di spazi di accoglienza e di ascolto in cui sia possibile, per l’anziano, affrontare e sviscerare le proprie paure e tormenti, per poi ricostruire una nuova immagine di sé, più vicina alla nuova realtà che le mutate condizioni fisiche e relazionali hanno forzatamente determinato. L’adattamento, come l’elaborazione del lutto, è un processo complesso che implica il passaggio circolare attraverso vari stadi (negazione, dolore, tristezza, rabbia, paura, razionalizzazione, accettazione).