ADOLESCENZA
L’adolescenza è la fase di vita interposta tra l’infanzia e l’età adulta, costituisce una tappa delicata e fondamentale nel processo di crescita, avvincente e critica al tempo stesso. E’ un momento di passaggio – caratterizzato da trasformazioni fisiche e psichiche rilevanti – in cui si costruiscono le fondamenta dell’immagine e della personalità del futuro adulto. E’ dunque importante che l’intreccio tra le diverse generazioni all’interno della famiglia non sia caratterizzato da dinamiche che “bloccano”, ma sia un terreno fecondo per il passaggio a fasi successive del ciclo di vita. E’ per antonomasia l’età in cui immaginario e realtà si rincorrono e a volte si confondono, generando inevitabilmente piccole e grandi crisi, per lo più fisiologiche e necessarie alla costruzione del proprio essere nel mondo.
Talvolta, però, i cambiamenti che contraddistinguono questa fase evolutiva possono provocare alti livelli di sofferenza, spesso insostenibile, che non sempre l’adolescente è in grado di esplicitare poiché non riesce a darvi un nome o a coglierne le ragioni. Un campanello di allarme per le famiglie può essere l’insorgenza di un sintomo manifestato dal minore o di natura fisica, apparentemente riconducibile a malattie organiche, o comportamentale, riconducibile a un’eccessiva fragilità emotiva, un inspiegabile calo nel rendimento scolastico, agiti aggressivi-trasgressivi, disordini alimentari, iperattività con disturbi del sonno, una cura compulsiva dell’immagine corporea ecc. che, protraendosi nel tempo, possono comportare difficoltà nella relazione col gruppo dei pari, isolamento sociale, depressione, comportamenti sessuali promiscui, abuso di sostanze, dipendenze o atti autolesionistici e compromettere la possibilità del ragazzo di aprirsi alla vita e alle nuove esperienze che essa gli propone.
Di fronte a questi segnali, spesso difficilissimi da affrontare in famiglia, può essere necessario avvalersi di un supporto esterno, quale un professionista della relazione d’aiuto che, attraverso percorsi di cura e di sostegno mirati, aiuti i genitori nella comprensione e nella gestione delle specifiche situazioni di disagio e faciliti il processo di risoluzione dei conflitti interni ed esterni dell’adolescente, aumentandone la consapevolezza dei propri bisogni soggettivi e incentivandone la capacità di regolazione del proprio vissuto emotivo.
I NOSTRI SERVIZI PER L’ADOLESCENZA
Nella nostra attività clinica incontriamo principalmente adolescenti con forti tensioni nelle relazioni familiari e in situazioni di fragilità che necessitano di percorsi di elaborazione di vissuti familiari spesso complessi, faticosi e dolorosi (separazioni, conflitti intrafamigliari, lutti, malattie, eventi traumatici, disagio socio-economico) e che hanno bisogno di percorrere nuove strade educative e formative per attraversare particolari momenti evolutivi.
La nostra metodologia specifica di intervento prevede un “lavoro combinato” con i genitori, come supporto e complemento all’intervento terapeutico con l’adolescente e prevede tappe diverse e diversificate.
I nostri operatori, dopo un primo colloquio familiare o solo con i genitori (a seconda delle esigenze di ogni famiglia) valutano la domanda, le peculiarità di ogni caso, risorse e limiti per orientare il setting (familiare, individuale) a seguito del confronto con l’equipe del centro.
Modalità della presa in carico
1. Consultazione psicologica
E’ un’importante fase iniziale che richiede alcuni incontri. E’ finalizzata all’ascolto della storia del ragazzo/a e alla comprensione delle problematiche presentate. E’ strutturata in modo da avere già una valenza terapeutica. Si raccolgono le prime informazioni attraverso colloqui con la coppia di genitori prima e successivamente con l’adolescente da solo o coi genitori.
La consultazione si conclude con la restituzione ai genitori e all’adolescente di quanto emerso nel corso degli incontri.
2. Progetto del percorso di aiuto
In seguito al momento iniziale di consultazione, e dopo aver valutato attentamente la situazione in cui si trova l’adolescente e la sua famiglia, viene proposto, se necessario, uno specifico percorso di aiuto, che individua interventi differenziati e personalizzati rivolti all’adolescente e/o ai genitori rispondenti ai bisogni e alle risorse di ciascuno.
3. Percorso di aiuto
Il percorso di aiuto può essere indirizzato all’adolescente e/o ai genitori a seconda delle esigenze specifiche e può avvalersi di interventi integrati:
- Percorso per l’adolescente
E’ uno spazio di ascolto e riflessione dedicato all’adolescente in difficoltà, che mira a sostenere e riavviare la sua crescita, attraverso un percorso di cura che si occupa di sbloccare e rivitalizzare il processo di costruzione di Sé. - Laboratori esperienziali rivolti all’adolescente
Parallelamente al percorso di auto messo in atto, in alcune situazioni specifiche possono essere attivati, dei laboratori psicologici con l’obiettivo di facilitare il cambiamento attraverso una specifica esperienza concreta. - Percorso di supporto alla genitorialità rivolto ai genitori
E’ uno spazio di ascolto, sostegno e confronto in cui potersi sentire accolti e accompagnati e che ha la finalità di supportare il ruolo genitoriale nello specifico contesto familiare. All’interno di questo setting si tiene in considerazione il punto di vista della coppia genitoriale, pur distinguendo e valorizzando la specificità della posizione materna e paterna e il loro diverso ruolo. Lo scopo è quello di mettere a fuoco un’immagine realistica del proprio figlio, riflettendo anche sulle proprie posizioni di genitori. - Supporto educativo per l’adolescente e la sua famiglia
Talvolta si rivela utile un intervento integrato di tipo psico-pedagogico dove allo psicologo si affianca un pedagogista nel ruolo di educatore, che accompagni l’adolescente ed i suoi genitori nell’affrontare aspetti -anche concreti- della vita di tutti i giorni. Tale intervento può essere utile, per es. a supportare nel quotidiano il riavvio della relazione genitori /figli, soprattutto nelle situazioni di grave conflittualità, o estremo isolamento e mancanza di comunicazione. Questa figura di educatore può diventare una “figura ponte” tra genitori e figli, tra il mondo interno ed esterno dell’adolescente, tra la sua posizione di blocco e il desiderio di cambiamento da mettere in atto.
Il percorso di aiuto può avvalersi anche di altre figure professionali che possono essere coinvolte sulla base delle caratteristiche della situazione dell’adolescente e della sua famiglia.
Molti degli interventi sopra descritti possono essere condotti attraverso colloqui individuali, o incontri di gruppo. Tale scelta viene attentamente valutata dai professionisti, che propongono di volta in volta la tipologia di intervento più adatta al caso specifico.