Oggi può essere necessario avere un buon sostegno sul lavoro. Infatti stress, mobbing, burnout sono sempre più i termini anglofoni che vogliono descrivere il malessere che si prova al lavoro. Perché sempre più succede che le condizioni in cui le persone operano generano difficoltà. Un capo dispotico. Una carriera che stenta a decollare. Dei colleghi inospitali, peggio che lupi.
E poi: la quantità di lavoro, il tempo che si dedica al lavoro, la gestione delle altre aree di vita…tutti fattori che incidono sulla qualità della vita. A volte, quando questa qualità sembra mancare, è bene fermarsi per guardare tutti questi fattori in gioco, e capire che cosa sia necessario modificare. Considerando che trascorriamo un terzo della giornata al lavoro (e forse anche di più, se prendiamo in considerazione il tempo per arrivarci e il tempo che dedichiamo al sonno) è bene prevenire prima di dover curare!
Dialogare con uno psicologo significa provare a mettere ordine, capire quale elemento abbia preso il sopravvento (o quale manchi) e provare a rimediare. Soggiace a tutto questo il grande tema del senso del lavoro. Perché si va a lavorare? Perché faticare? Forse i motivi in passato erano chiari, ed ora non lo sono più. O sono cambiati, perché quelli precedenti si sono rivelati inadeguati. Non soddisfano, non riempiono completamente. Allora è bene interrogarsi sino in fondo, per scoprire quale sia davvero il senso giusto per cui vale la pena andare a lavorare. E metterci mano: perché riflettere è il primo passo, ma agire è il secondo.
I NOSTRI PERCORSI DI AIUTO A SOSTEGNO DEL LAVORO
I nostri percorsi prevedono due possibilità, una volta all’orientamento lavorativo e l’altra dedicata alla gestione dello stress lavorativo.
PERCORSO ORIENTAMENTO
L’uomo giusto al posto giusto. Cosa significa avere il lavoro giusto? Realizzarmi al lavoro? Ci sono dei criteri che è bene individuare dentro di sé per capire se si è sulla propria strada, quella giusta, quella “mia propria”, appropriata.
PERCORSO PER ARGINARE LO STRESS DA LAVORO
Riequilibrare la barca. Analizzare con serenità cosa non va, e porvi rimedio. Capire per modificare. Non tutto è perduto: spesso bisogna cambiare modo di pensare. Dare importanza diversa alle stesse cose e quindi svolgere in modo nuovo – più liberante, più sano – le vecchie abitudini. Coi colleghi, col capo, con la quantità di lavoro. Si può fare!
